Progetto Viae Sancti Romualdi
Viae Sancti Romualdi muove i primi passi da Ravenna, dove il Santo nacque e fu ordinato abate, e in 29 tappe giunge a Fabriano, luogo che conserva le sue spoglie, attraversando Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Il cammino, momento di celebrazione di un importante episodio della storia del monachesimo, segue rotte e luoghi romualdini e benedettini e congiunge grandi aree verdi: l’antica Pineta di Classe, le Foreste Casentinesi, i parchi di Monte Cucco e Gola della Rossa a testimonianza di quanto il rapporto uomo-natura sia simbioticosin dalle origini della congregazione.
Quella ambientale-paesaggistica è infatti, insieme a quella storica e spirituale, una delle principali valenze del cammino, un insegnamento tramandato al nascente Stato Italiano attraverso il Codice Forestale Camaldolese, un testo che raccoglie le ‘regole’ di gestione del verde, frutto della sapienza dei monaci con cui è stato custodito amorevolmente e tramandato fino a noi questo patrimonio, importante palinsesto di una riflessione, anche normativa, di sostenibilità e conservazione ambientale.
La dorsale principale di VSR – Viae sta proprio a evidenziare i numerosi segmenti, anche europei, che si diramano da quello principale – ha inizio da Sant’Apollinare in Classe, monastero in cui, nonostante il priorato concesso da Ottone III, Romualdo non riuscì “a tener li piedi fermi” (Dante,Paradiso XXII). Da qui, verso Faenza, l’eremo di Gamogna, Badia della Valle e le antiche testimonianze di San Benedetto in Alpe si raggiunge in nove tappe l’Eremo di Camaldoli.
Su questa parte ‘storica’, inaugurata nel 2012 in occasione del millenario della fondazione dell’Eremo di Camaldoli, s’innesta il progetto VSR che intende finalizzare il percorso in vista della commemorazione dei mille anni della morte di San Romualdo (Ravenna, tra 951/53 – Fabriano 2027).
In altre dodici tappe, in territorio toscano e umbro, dall’abbazia di Montecorona a Fonte Avellana per continuare nelle Marche e altre otto tappe che toccano abbazie camaldolesi di rara bellezza come Santa Croce a Sassoferrato, San Vittore di Genga, Grottafucile, Sant’Elena di Serra San Quirico, Sant’Urbano di Apiro, Valdicastrosi raggiunge Fabriano ela cripta della Basilica dei SS Biagio e Romualdo.
Le Viae sono anche quelle degli incontri di approfondimento che ogni anno affrontano temi d’attualità insieme a Ravenna Festival e alla Congregazione Camaldolese. Non solo, partendo dalla regola ora et labora Viae diventa anche un percorso formativo che si propone di rafforzare il raccordo tra scuola e mondo del lavoro. Viae è anche la strada dello sviluppo locale, economico e culturale, un arricchimento dei territori attraversati che passa anche dall’agricoltura e dall’enogastronomia.
Viae è anche la riscoperta dell’attualità del messaggio e del percorso camaldolese che, pur avendo come obiettivo lo sviluppo umano e la qualità della vita,abbandona l’antropocentrismo per andare verso l’ecocentrismo, assumendo azioni sostenibili, cercando di tutelare la biodiversità e le diversità senza lasciare indietro nessuno.
Viae è anche il futuro link del cammino di San Romualdo con il Cammino di San Benedetto.